Stefano, Carlo, Davide, Pedro, Fabio, Alex, Roberto, Marco, Francesco, Mena, Sabrina, Rosella, Paola, Elena. La spedizione in Oman. E poi ancora Amur, Said, Mohamed e Matan, i nostri Angeli custodi con la A maiuscola.
3000 Km tra montagne, deserti, piattoni infiniti e corse in riva al mare. 3000 Km in un paese meraviglioso, dai paesaggi vari ed inaspettati, popolato da gente ospitale, cordiale e di animo generoso e dignitoso. 3000 Km che hanno fatto l’unione nelle gioie e nelle difficoltà che un viaggio così impegnativo necessariamente riserva.
Il sottotitolo di questa avventura potrebbe essere:
Nella vita non sono importanti le volte che cadi, ma quelle che ti rialzi!
La sabbia, quella vera, non perdona. La minima esitazione si trasforma senza scampo in un atterraggio o in una insabbiata. Non importa, con santa pazienza si libera la moto e si riparte. Ogni volta.
Ma la fatica e la tensione vengono ripagate dal piacere della guida e da luoghi meravigliosi che raggiungiamo volta per volta, giorno dopo giorno: Wadi ben Ouf, Jabal Sham, Wahiba Sands desert, le White dunes in riva all’oceano Indiano e per concludere 4 giorni tra le braccia di Sua maestà Rub al Kali “Il quarto vuoto”. Il secondo deserto sabbioso al mondo per estensione.
La sabbia, quella vera, si insinua dappertutto. Piano piano blocca ogni cosa: indicatori di direzione che non si riesce più a disinserire, blocchetti di accensione bloccati, sensori di cavalletti (il mio) impazziti. Fiumi di WD 40 per liberare le nostre moto da questa morsa e non sempre funziona. Dopo gli ultimi 40 Km di dune seguiti da 80 Km di Tole Ondulee mancano ormai circa 100 Km di asfalto dritto come un fuso fino a Salalah, dove imbarcheremo le moto per l’Italia. Bene il sensore del cavalletto della mia 990 capisce che ormai è fatta e decide di andare in pensione e smette di lavorare. Niente consenso alla centralina, moto ferma. Siccome è una diavoleria elettronica non può essere bypassato, ci vuole un accidenti apposta con un minicondensatore che inganni la centralina. Elettronica del ç#@**!
Poco male, la cavalla è seduta dietro sul cassone e io mi godo gli ultimi Km chiacchierando con Amur che guida il Pick Up con le ginocchia per farsi capire a gesti dove le parole non arrivano.
Ripartirei domani, che bello!
Le foto:
Oman_ela-1 by Francesco, on Flickr
Oman_ela-2 by Francesco, on Flickr
Oman_ela-3 by Francesco, on Flickr
Oman_ela-4 by Franceesco, on Flickr
Oman_ela-32 by Francesco, on Flickr
Oman_ela-5 by Francesco, on Flickr
Oman_ela-6 by Francesco, on Flickr
Oman_ela-7 by Franceesco, on Flickr