Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda spazinfo » 14/05/2012, 7:52

Ermanno è tornato!!!! :)
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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda Sirrusina » 14/05/2012, 8:24

attendiamo newwwsss impressioni e racconti :mrgreen:
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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda Silverkap » 14/05/2012, 11:26

:cin: :cin: :cin: :cin: :cin: :cin: :cin: :ok: :ok: :ok: :ok:


Facce sape'!!!!! :wow:
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filavano molto karascov, con piacevoli vibrazioni trasmesse al basso intestino. Ben presto alberi e buio fratelli, vero buio di campagna"
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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda spazinfo » 15/05/2012, 11:53

di seguito il testo che mi ha mandato Ermanno che è ancora sotto gli effetti del jet-lag: :mrgreen:

Ringraziandovi dei Vostri commenti che solo ieri sono riuscito a leggere dall'hotel di Buenos Aires e rilassato sulla mia poltrona in classe magnifica (ottenuta con le miglia del club freccia alata.....) del volo AZ680 Buenos Aires -Roma cercherò di raccontarvi tutta l'avventura, e che avventura, del Perù 2012.
Ci eravamo lasciati dalla nostra partenza da Nasca di cui abbiamo avuto la bella esperienza del sorvolo delle famose linee in cui a tutti noi è piaciuta in maniera particolare la figura del colibrì probabilmente per la sua nitidezza rispetto alle altre e la brutta esperienza del furto della borsa di Ralitza contenente il passaporto ci dirigiamo verso sud direzione Arequipa.
La strada che costeggia l'oceano è veramente spettacolare con dei dirupi che terminano nelle tumultuose acque del pacifico da far brivido, piena di tornanti che salgono e scendono continuamente e veramente guidare in moto in questo tratto è inebriante ma attenzione vietato sbagliare, quasi tutta la strada è priva di una benchè minima protezione e ad un certo punto dietro uno di questi tornanti notiamo un tir con il cassone completamente riverso nel dirupo e la motrice miracolosamente sul ciglio strada, la fortuna è stata che sicuramente il tir era scarico ed il superiore peso della motrice ha avuto la meglio, il nostro primo pensiero è andato al superfortunato autista.
Ci fermiamo a mangiare lungo la costa anche perchè si è capito che Valentina può resistere all'astinenza da cibo per periodi non superiori alle tre ore, neanche spazinfo riesce a macinare tanta quantità di commestibili, in un caratteristico ristorantino o meglio posada dove ci servono dell'ottimo pesce appena pescato cucinato magistralmente quindi proseguiamo il nostro cammino e ci fermiamo per il pernottamento presso Camana nell'hotel de turista, un piacevole albergo ma solo un po' rumoroso perchè fronte strada.
Proprio di fronte all'hotel mentre mi accingevo ad informarmi sulla disponibilità si avvicina un poliziotto e con fare arrogante ci chiede i documenti chiedendomi la nostra nazionalità; associo immediatamente il suo atteggiamento negativo all'episodio di un filmato che gira su FB di un motociclista spagnolo che viene fermato da una pattuglia e viene costretto a pagare la “propina” ma i due non si accorgono che lui ha la telecamera sul casco quindi consegna il filmato ad un commissariato ed i due poliziotti vengono arrestati.
La sera si verifica il secondo episodio negativo che farà si che la nostra sia vera avventura.
Alessio che era partito da Nasca con una leggera febbre che imputavamo alla classica raffreddata e che credevamo fosse stata aggravata dalla giornata di vento e freddo del tratto oceanico in realtà ha la varicella; si avete capito bene la varicella.
La prima cosa che faccio è mettermi in contatto con il mio medico di base, Dott. Faggiani, che ringrazio infinitamente per l'assistenza che mi presta sempre nella preparazione dei miei viaggi soprattutto sulle medicine da portare a seconda dei casi ed in questo caso visto che la mamma di Alessio aveva avuto nel mese precedente la varicella per precauzione avevamo con noi tutta la terapia idonea anche se mai avremmo pensato al contagio in quanto i tempi per la trasmissione erano trascorsi, ma la prudenza non è mai troppa ed infatti, purtroppo abbiamo avuto ragione.
Sostiamo per tre giorni presso l'hotel de turista per far si che Alessio si rimetta in forma ma sappiamo bene che la malattia ha il suo decorso di almeno una settimana quindi ci rassegniamo e cerchiamo comunque di sfruttare al meglio la sosta obbligata.
Il giorno girovaghiamo per il piccolo centro di pescatori e comunque ci integriamo nella loro vita quotidiana, andiamo a mangiare nelle loro posadas con menu a prezzo fisso di 8 al massimo 10 soles (circa due euro) e devo dire che il mangiare è sempre stato ottimo mentre per l'abbondanza, per il metro di Valentina, abbiamo dovuto fare il bis se non il ter.
Abbiamo poi visitato più volte la zona costiera con gli strascichi dello zsunami del 2011 con interi quartieri devastati da questo terrificante fenomeno e la immensa spiaggia dove nel periodo estivo si riversa tutta la popolazione villeggiante di Arequipa vista la vicinanza ed il porticciolo dei pescatori in questo straordinario scorcio di oceano.
Al quarto giorno dopo un evidente ma lieve miglioramento decidiamo di proseguire il nostro tour quindi prendiamo d'assalto la farmacia del paese per acquistare garze, talco mentolato ed antistaminici vari, infatti il problema ora è come far viaggiare Alessio con il casco con la varicella nel pieno del suo sfogo e prima di partire all'alba lo fasciamo tipo mummia egizia affinchè indossando il casco non gli crei ulteriori disagi.
Si parte per il canyon del colca, il canyon più profondo del mondo anche se per la verità recenti studi danno questo primato per solo 150 metri al canion de cothauasi che comunque è sempre in questa regione, e pensate che i due canyon sono per tre volte più alti del sicuramente più noto canyon del colorado.
Dopo circa 100 km di strada asfaltata tagliamo per huambo in una spettacolare strada sterrata che sale fino a superare i 4000 metri per dirigersi verso chivay dove pernotteremo.
Le moto anche su queste strade si comportano egregiamente anche per il fatto che Alejandro è stato di parola e ce le ha fornite con gomme nuove tassellate, certo siamo in due e con molto peso per cui la cosa che più lascia a desiderare è il comportamento delle sospensioni studiate per un uso prevalentemente stradale.
Devo dire che anche se hanno snaturato questa moto passando dal 21 anteriore al più stradale 19 nell off leggero si comporta molto bene complice soprattutto il bel motore bicilindrico honda che in quanto a dolcezza di erogazione non ha eguali e permette di uscire bene da tutte le situazioni.
Già che ci siamo spendo due parole sulle Transalp 700 e le mie impressioni.
Un altro problema è l'autonomia in quanto su strada nella configurazione in cui eravamo con un pieno si possono fare al massimo 300 km e ci sono dei tratti dove sei a rischio tantè che sono stato tentato di acquistare due latte ma non sapevamo veramente dove agganciarle in quanto avevamo le borse flosce e quindi preferivo fare benzina appena trascorsi anche soli 100 km. Per evitare brutte sorprese.
A proposito di borse flosce è la prima volta che viaggio con esse e devo dire che non mi hanno deluso, la cosa determinante è avere un telaio tipo graticola su cui ancorarle quindi noi avevamo delle economiche GIVI ma credo che con delle borse serie alla fine sia una situazione ottimale in viaggio
Questo è stato il tratto dove sicuramente Alessio ha sofferto di più in quanto la polvere di questi fantastici sterrati andini ti entra fin dentro le mutande figuriamoci nel casco.
La strada è veramente unica siamo finalmente nell'habitat che abbiamo sognato durante tutta la preparazione del viaggio e cioè le Ande, con i suoi picchi innevati, villaggi d'altri tempi dove si mantengono intatti costumi e tradizioni dove le distanze si misurano in ore e non in kilometri.
Durante la traversata fatichiamo non poco sia per il fatto che non possiamo permetterci una sosta di almeno due giorni a 3000 metri per acclimatarci sia per la sofferenza di Alessio che ad ogni sosta dobbiamo ripetere la vestizione egizia tutankamon ed inoltre con l'assunzione di antivirali prima e di antibiotici poi, oltre il mal di quota provocano non poca sofferenza con relativa debilitazione.
Ma noi facciamo di cognome Gagliardi, quindi l'imperativo è proseguire per cui arriviamo a Chivay e sostiamo per la notte in un hotel che raccomando l'EcoInn.
Alessio durante la notte sfiora i 39 di febbre e decidiamo all'indomani di non fare la levataccia per andare a vedere il volo del condor ma riposare fino a tarda mattinata quindi proseguire per Arequipa dove ci fermiamo due notti per consentirgli di riprendere energia e visitare questa bella città del sud del Peru seconda per grandezza dopo Lima.
Anche in questo luogo mi ritornano in mente i momenti passati con Antonello e Mirco nel nostro viaggio del 2009 e visitiamo la bellissima cattedrale in pieno stile coloniale dove Juan Pablo II fece visita e ci immergiamo nella parte antica con i suoi caratteristici scorci andini quindi a sorpresa nell'immancabile sosta pranzo causa Valentine Power mi ordino un Cuy, piatto tipico peruano e dell'Ecuador che consiste in un porcellino d'india cotto per intero uso canetto della signorina Silvani del Rag. Fantozzi ed è stato unico motivo di arrestare l'irrefrenabile voglia di cibo di Valentina anche se ho ripetutamente invitato ha provare questo piatto molto saporito e comunque unico, ma senza esito.
La nostra marcia prosegue per il lago Titicaca quindi Cuzco ma onestamente questi 1000 km preferisco non ricordarli in quanto Alessio ha veramente sofferto molto come è normale che sia, con febbre, imbottito di medicinali e viaggiare sempre sui 4000 metri con la difficoltà nel respirare in condizioni normali figuriamoci in quello stato.
Decidiamo di fermarci a dormire a Juliaca e comunque di non fare la deviazione per Puno anche perchè i giorni che abbiamo a disposizione sono ormai pochi e preferiamo a questo punto non rinunciare a Macchu Picchu, sarebbe come andare a Roma e non vedere il Colosseo inoltre andare a Puno per vedere solo il lago e non poter effettuare la visita prevista alle isole non ha senso.
Anche nel 2009 non avevamo avuto possibilità, causa uno sciopero, di visitare la isla del sol e questo mi conferma che dovrò programmare un ulteriore viaggio in Perù per completare insieme al nord del paese la mia conoscienza integrale del perù.
La sera a Juliaca sono al telefono con Luca, l'amico di MarkoZero che vive a Lima da tanti anni che per me è stata una persona straordinaria che ci ha permesso di continuare il viaggio e mi ragguaglia sui sviluppi per il passaporto di Ralitza.
In questo caso visto che in perù non esiste ambasciata bulgara ma essendo lei in possesso della carta di soggiorno italiana da 15 anni e facendo parte la bulgaria della comunità europea deve essere la nostra ambasciata a rilasciare l' Emergenzy Travel Document per assicurare il rimpatrio come del resto cita l'art.23 del trattato sul funzionamento dell'unione europea: ogni cittadino dell'unione gode, nel territorio di un paese terzo nel quale lo stato membro di cui ha la cittadinanza non è rappresentato, della tutela da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi stato membro, alle stesse condizioni dei cittadini di detto stato.
E' come se ad Antonello qualche bagascia mongola avesse sottratto il passaporto in mongolia dove il nostro paese non è rappresentato si sarebbe dovuto rivolgere per il rimpatrio all'ambasciata bulgara che è rappresentata in mongolia.
Dopo vari tentativi alla nostra Ambasciata, Luca mi dice che purtoppo i nostri rappresentanti a Lima fanno mille storie e qui mi tornano in mente gli altri due episodi negativi di avere a che fare con le nostre sedi diplomatiche all'estero: spagna 1984 e georgia 2008.
Nel primo caso tantissimi anni fa io ed il mio carissimo amico Giorgio siamo in terra iberica dove rimaniamo senza soldi in quanto ci perdiamo tra motociclisti e colui che aveva la cassa comune tira dritto per l'italia (bel cazz...di compagno viaggio) erano tempi dove non esistevano né i cellulari né tantomeno internet quindi comunicare era un problema per cui ci rivolgiamo all'ambascia italiana a Madrid la quale ci dice che per avere 30.000 lire al giorno avrebbero comunque dovuto mandare un fonogramma ai carabinieri del nostro paese affinchè qualcun familiare si facesse garante, ma vi immagginate i carabinieri che vanno a bussare a casa come avrebbero inquietato i nostri genitori!!!!
Decidiamo quindi di lasciare i soldi per la benzina e non mangiare per due giorni.
Poi Georgia, 8 agosto 2008, entriamo nel paese caucasico e scoppia nello stesso giorno il conflitto tra i georgiani ed i russi, la sera mi collego al sito della farnesina http://www.viaggiaresicurinelmondo.it e lascio i miei recapiti, dico quindi di essere nel paese oggetto di invasione bellica dove lo stesso giorno a Gori (paese che diete i natali a Stalin) ci sono stati decine di morti.
Ho dei filmati fatti dalla mia videocamera della moto che farebbero invidia anche ad un reporter della CNN.
Rifugiamo la stessa notte in Armenia ed il mio stupore è stato quando ho verificato che nessuno ci aveva cercato in una situazione così drammatica, sarei curioso di sapere l'8 agosto del 2008 quanti italiani erano in Giorgia come turisti, sicuramente saremmo stati gli unici ed è mai possibbile che nessuno ci ha contattato? O questi Signori pagati con i nostri soldi ti cercano solo quando sei morto!
Bè torniamo al nostro viaggio.
Da Juliaca una delle più brutte città del Perù ci dirigiamo verso Cuzco dove arriviamo in serata e decidiamo a questo punto di lasciare il mercoledi le moto e proseguire per Lima in aereo per guadagnare tempo.
Del resto la strada che torna a Lima per noi sarebbe nuova solo nel tratto Cuzsco Nasca per poi dover ripercorrere la Panamericana Sur che abbiamo già fatto all'andata.
I giorni “persi” per la varicella di Alessio non ci consentirebbero di proseguire fino a Lima ed inoltre per la visita a Macchu Picchu si è obbligati a prendere il treno ad Ollyantitambo visto che nel febbraio scorso le intense piogge hanno devastato la piccola strada che porta ad Aguas Calientes da dove si è obbligati a salire con i bus dell'organizzazione.
Il treno da Ollyantitambo è un vero furto perchè costa circa 140 dollari a persona a cui bisogna aggiungere i 45 per la visita del sito archeologico ed i 17 del bus, quindi è chiaro che la strada che conduce ad Aguas Calientes non la ripareranno mai.
La domenica io e Ralitza decidiamo di andare soli a Macchu Picchhu quindi consentire una benefica sosta ad Alessio.
La mattina lasciamo le moto ad Ollayntitambo e prendiamo il Perurail che ci porterà ad Aguas Calientes quindi la navetta che ci porta fino alle pendici del rinomato quanto fantastico sito archeologico Inca.
E' la mia seconda volta che vedo questa meraviglia ma credo che MacchuPicchu sia uno di quei luoghi fuori dal tempo dove potresti vederlo cento volte ed ogni volta è la stessa emozione inoltre la giornata piena di sole con all'orizzonte nuvole nere cariche d'acqua rendono la visione ancora più suggestiva.
Dopo le foto di rito dall'alto del sito ed una pennichella ristoratrice, addormentandosi con questa meravigliosa visione ci immergiamo nelle strette vie di questa splendida città inca sfuggita agli spagnoli perchè costruita veramente in una impervia zona e protetta per molti secoli ai posteri da una fitta vegetazione preamazzonica abitata da circa 1000 persone di cui l'80% erano donne (ecco spiegato perchè si sono voluti isolare......)
La sera torniamo a Cuzsco a tarda notte e l'indomani Ralitza prende un volo per Lima per risolvere i problemi legati al passaporto.
Noi tre rimaniamo a Cuzsco dove proseguiamo la visita di una, a mio avviso, delle più belle città del Sudamerica dove l'unica nota stonata è l'invasione di turisti da ogni parte del mondo ma del resto un sito così carico di fascino come questo non può non avere questa controindicazione.
Approfittando delle bellissime giornate di sole ci accingiamo a visitare i quartieri tipici della città e la cosa che più ci ha colpito è stata l'interno della cattedrale per la sua imponenza e la varietà di opere d'arte ed il caratteristico quartiere San Blas con il tipico mercatino di artigiani locali, quindi tra le strette viuzze del quartiere ci facciamo la classica foto turista con il lama accompagnato dalla padrona in costume andino a cambio di soles.
La sera trascorre piacevolmente a Cuzsco per gli innumerevoli ristorantini tipici dove gustare cucina creollia che è quella che più ci è piaciuta di questa vacanza, inoltre abbiamo avuto modo di assistere ad un matrimonio Cuzqenio con musica e fuochi d'artificio sulla splendida Plaza de Arma.
Il mercoledì Alessio è completamente guarito e decidiamo di tornare a MachuPicchu, molti mi prendono per matto tornare dopo due giorni ma credetemi è un luogo talmente carico di fascino e misticismo che ci torneresti dieci giorni di seguito e chi di Voi lo ha visto mi può capire.
Decidiamo di goderci fino in fondo la giornata a MacchuPicchu quindi prendiamo il trenino da Agua Calientes alle 21,30 consapevoli che il ritorno a Cuzsco sarà per l'una di notte ma preferiamo cenare nel pieno della selva ed al ritorno, giusto per essere in tema nel nostro viaggio avventura, si rompe il locomotore e stiamo fermi nel tratto intermedio della linea ferroviaria per circa 5 ore proprio in prossimità di un ponte sull'impetuoso fiume Urubamba.
La cosa non ci molesta affatto, non potete immaginare nel cuore della notte immersi nella foresta con il frastuono di queste acque impetuose e dei suoni di tutti gli animali che popolano la selva: veramente una esperienza unica dove oltretutto abbiamo modo di conoscere una coppia molto simpatica di medici venezuelani anche loro “moteros” con cui scambiamo utili informazioni per un probabile viaggio nel loro paese.
La mattina ritorniamo a Cuzsco per le 7 ed abbiamo il tempo di una doccia ristoratrice per poi scappare all'aeroporto dove dobbiamo imbarcarci per Lima, la nostra vacanza motociclistica finisce qui al mercoledi e ci riserviamo il giorno successivo per la visita della capitale Peruviana.
Il giorno successivo conosco di persona Luca, veramente figura di grande spessore forte altruismo ed ospitalità, conoscere persone come lui ti ridà la carica in un mondo pieno di parolai e cialtroni e non smetterò mai di ringraziarlo, dobbiamo a lui il prosiego del viaggio, per rendere l'idea immaginate una persona che per dieci giorni tutti i giorni si dedica a girare uffici su uffici per conto vostro senza conoscerlo ma solo perchè abbiamo un amico in comune.
Il giovedì quindi lo dedichiamo alla visita della città con il suo borghese quartiere di miraflores dove alloggiamo, il barranco una sorta di balcone sul pacifico ,la Chiesa di San Francesco ed il ponte dei sospiri, diciamo comunque che la capitale non ha niente a che vedere in quanto a fascino con il Perù andino che abbiamo visitato ma del resto non potevamo non vedere.
Il pomeriggio torniamo all'ambasciata Italiana e come era prevedibile i documenti non sono pronti nonostante sollecitati da cinque giorni oltretutto quello che veramente mi ha dato fastidio è entrare nella mia ambasciata dove mi accoglie un nero che in spagnolo, pardon, latino americano mi dice “usted no puede entrar” io rispondo gentilmente “yo entro porque esta es mi tierra y en mi tierra se habla ITALIANO” quindi con la stessa gentilezza mi fa entrare e da una vetrata dove non si poteva vedere chi c'era dall'altra parte una voce di un funzionario Italiano in latino americano mi dice “que quiere usted” rispondo “vorrei sapere come mai ad oggi ancora non abbiamo il document travel agency” finalmente mi risponde in italiano ed in maniera cortese mi tira fuori le solite scuse scaricabarile, del ministero, del console del blablabla.....io gli dico ma Voi sapete che domani abbiamo i voli di ritorno per Buenos Aires quindi Roma ed eravate stati informati a molti giorni ma allora mi domando invece di Emergenzy Travel Document si doveva chiamare Dream Travel Document, rimaniamo d'accordo che se ci sono novità mi chiameranno, sono passati altri due giorni sono in volo per Roma ed ancora non ho ricevuto nessuna chiamata.
Vi domanderete come siamo riusciti a partire.
Luca nei giorni precedenti il nostro arrivo mi aveva consigliato di percorrere anche la strada del salvacondotto che in questi casi uno stato può emettere nei casi di cittadini che non hanno rappresentazione diplomatica, sulla carta il procedimento è più lungo in quanto c'è bisogno del nulla osta della interpol ebbene in tre giorni i Peruviani gli hanno rilasciato tale salvacondotto in base agli accordi internazionali del 28 luglio 1951 che ci avrebbe consentito almeno di lasciare il Perù ed in Argentina c'è l'ambasciata bulgara.
Con una coordinazione fantastica del console Bulgaro di cui immediatamente contattato ci ha anche fornito il suo cellulare ci è venuto a prendere in aeroporto la sera alle 17,30 al nostro arrivo, ci ha accompagnato all'ambasciata con la macchina diplomatica, ha rilevato tutti i dati di Ralli, si è svegliato alle 4 del mattino quando in Bulgaria erano le 9, si è fatto autorizzare l'emissione del passaporto provvisorio dai propri superiori a Sofia quindi alle 10 del mattino ralli aveva il suo passaporto per proseguire il suo viaggio....TANTO DI CAPPELLO
Sono esterefatto, arrabbiato, deluso, vedere che un cittadino di un paese che comunque è considerato molto più arretrato di noi viene tutelato dalle proprie autorità con il massimo rispetto e devozione con soluzioni concrete ed immediate mentre io ho dovuto parlare, per avere delle informazioni rilevatesi inutili, attraverso un vetro oscurato.
Se non avessi seguito il consiglio di Luca adesso non saremmo tutti sul volo di ritorno programmato ma avremmo dovuto fare un altro biglietto con l'immaginabile aggravio di costi.
Avrei tanta voglia di farmi tutelare giudizialmente da un avvocato, ma purtroppo sono consapevole che sicuramente ognuno di questi funzionari avrà le sue ragioni del suo operato e non salterà fuori nessun responsabile ed è questa frustrazione di essere impotenti che ti lascia l'amaro in bocca.
A Buenos Aires avevo programmato una notte per andare, dopo una ricca cena al “siga la vaca” con la mia amica Laura ad una noche portena de autentico tango argentino ad un locale molto caratteristico che si chiama “viejo correo” frequentato da autentici amanti del tango e non il solito locale da tango per turisti.
Nell'enorme locale gli uomini e le donne siedono uno difronte all'altro e nella fase di cambio tra un brano ed un altro l'uomo con il solo sguardo fissa la donna con cui desidererebbe ballare e la stessa se accetta contraccambia lo sguardo quindi quando inizia la musica è incredibile vedere come in un secondo il formarsi di 50-60 coppie che inutile dirlo, ballano con una destrezza unica.
Quindi diretti a nanna, la mattina ci attende il console Bulgaro per la consegna del passaporto quindi eccomi qui su questo volo di 14 ore da dove ho trovato il tempo per scrivervi.
Concludo con le considerazioni su questa esperienza.
Sicuramente ci sono stati degli eventi di straordinaria negatività, come il furto del passaporto di Ralli e la varicella di Alessio e questo poteva far degenerare il viaggio, invece per tutti noi è stata una esperienza comunque positiva e costruttiva del resto l'essenza dell'avventura è questa altrimenti vai su http://www.alpitour.cheneso e ti fai organizzare le tue due settimane a Santo Domingo.
Non trascurando che tutte le esperienze anche quelle negative insegnano: il furto dei documenti è sintomatico, mai abbassare la guardia, Ralitza sicuramente era l'ultima persona del gruppo a dover subire il furto, ho fatto con Lei decine di mega viaggi nei paesi più malfamati eppure il suo rispetto morboso per i documenti retaggio di un paese in cui è nata, dove il furto dei documenti senza atti dolosi alla persona viene punito con una simbolica ammenda di 20 €., che sempre porta il passaporto nella classica custodia sotto la maglietta ebbene quella sera essendo al piano superiore di un ristorante dove erano seduti solo due persone anziane apparentemente inoffensive l'hanno fatta rilassare quindi i due malfattori hanno avuto la meglio.
O ancora la varicella di Alessio curata benissimo in quanto avevamo con noi tutte le medicine del caso quindi prima di intraprendere un viaggio non lasciate nulla al caso anche sotto l'aspetto farmaci in quanto può risultare difficile in alcune parti di mondo trovare il medicinale adatto e soprattutto sicuro, facciamo a meno di qualche maglietta e portiamo cose utili.
E' stato talmente intenso e pieno di adrenalina il viaggio che già sull'aereo stiamo pianificando il prossimo sicuramente Patagonia o il Nord dell'Argentina.
Devo complimentarmi con i miei compagni di viaggio che hanno sempre reagito con positività alle negatività, a Ralitza che non ha esitato ad andare sola (anche se con la mega assistenza di Luca) a Lima per risolvere i problemi legati al passaporto ma che ha consentito al resto del gruppo di continuare il viaggio, ad Alessio che nonostante la varicella è riuscito a portare a termine il viaggio a Valentina che ha assistito l'infermo e in cambio ha divorato un gregge di alpaca ed al sottoscritto per aver riportato tutti a casa gestendo al meglio tutte le problematiche che si sono presentate di volta in volta quindi se ci fosse stato qualche gufatore di quelli che ogni tanto sono ospiti sul forum in quanto non degni di appartenere al nostro forum mi preme fargli sapere che quella negatività gli rientrerà nel buco del c.....con i relativi interessi.
Voglio ancora ricordare le due straordinarie figure conosciute in questo viaggio, a conferma che anche da situazioni spiacevoli se si è positivi e le si affrontano con determinazione ti lasciano qualcosa nel cuore: Luca che spero si iscrivi al più presto al nostro forum almeno lo conoscete visto che ha avuto anche il Tenere quindi non per niente è uno di noi, quel finocchio di MarkoZero che me lo ha presentato, ed il console Bulgaro a cui invierò dei ringraziamenti ufficiali attraverso le sedi competenti.
Un ringraziamento particolare và a Sara che ho visto ha pubblicato le foto di FB, ed a tutti Voi che siete intervenuti in questa mia lunga assenza dovuta sia a motivazioni logistiche in quanto abbiamo pernottato in molti hostal dove non avevano internet sia alla concentrazione nel risolvere i problemi sopra esposti.
Per concludere ho visto molti commenti che potrebbero far pensare ad un viaggio organizzato da noi per il Perù, mi trovate d'accordo, credo ormai di aver acquisito molti dati per organizzare una bella spedizione con tutte le varianti che vogliamo decidere per esempio se prevedono “i piombi” come li chiama Massimiliano, possiamo prendere dei mono tipo honda 250 ed un 4x4 per “i piombi”a Cuzsco per fare un bel giro nella valle sacra piena di percorsi off oppure delle nuove tenere per visitare piu luoghi tipo il nostro viaggio con off più leggero, ma che diventerebbe più caro per la maggiore permanenza nel paese.
Alla fine il biglietto è sui mille euri quindi cè l'affitto delle moto che non è una grossa spesa e poi bisogna sempre puntare su qualche sponsor.
Un abbraccio a tutti
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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda DakFabri » 15/05/2012, 12:44

:claps: grazie anche per la voglia di condividere il vostro viaggio ;)

Da mettere sul magazine
Ultima modifica di DakFabri il 05/06/2012, 22:30, modificato 1 volta in totale.
"Si va in moto da buio a buio..." dicevi sempre. Quel giorno in Mauritania, il buio e' calato silenzioso. Ciao Fabrizio!
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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda guglemonster » 15/05/2012, 13:04

zio camper a leggere della fame di valentina e´tornata la fame pure a me haahahahahah

mitici, semplicemente mitici

un abbraccio fortissimo e a presto

io mi prenoto per il 4X4 andino

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda fil52 » 15/05/2012, 13:51

:claps: :claps: :claps:
Rosico e vi invidio molto, complimenti :onore:
a proposito delle vicissitudini avuti con l'abasciata italiana in perù
a me mi è capitato la stessa cosa a Santiago del Cile proprio 7 ore prima del volo di rientro :wow:
mi hanno rubato il borsello con dentro i documenti della moto, macchina fotografica e passaporto :gerg:
quando me ne sono accorto mi e preso il panico, però oramai la cosa era fatta e quindi bisognava escogitare la soluzione :onore:
per fortuna a Santiago c'è la nostra ambasciata che ho subito contattato via telefonica, gentilissimi mi dicono
di fare denucia ai carabineros e tornare da loro entro le 18 con un paio di foto,
così ho fatto e in una mezzora sono uscito con un documento che attestava le mie generalità :claps:
siamo arrivati in tempo all'aeroporto ma al check in la brutta soppresa "non si parte" perche
con lo scalo ad Atlanta il documento non è valido per le leggi ristrettive statunitense :facepalm:
per farla breve aiutato da una funzionaria della Delta airlines mi assicura che l'indomani alle 12e45
mi imbarcherà sul volo diretto per Madrid e da li alla Malpensa :ok:
un grazie immenso alla compagnia dove non mi hanno chiesto nessun supplemento :claps:
questo per dire che alle volte nella nostra sfortuna bisogna essere fortunati a trovare la gente
giusta :bye:
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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda Sirrusina » 15/05/2012, 14:45

:claps: :claps: :claps: :claps: :onore: :onore:

Letto tutto d'un fiato!! :mrgreen: :monkey: :monkey: caspiterina... prima o poi... :monkey: :monkey:

SticaSSi che Avventura Ermà!! :shock:

Bentornato (di cuore) ;) abbraccia Ralli, Alessio e Valentina :)

Ci vediamo fra un paio di mesi :mrgreen:


p.s. non mi ringraziare... io le linkavo per far rosicare gli altri :bi: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda Gemica » 15/05/2012, 14:49

fil52 ha scritto::claps: :claps: :claps:
Rosico e vi invidio molto, complimenti :onore:
a proposito delle vicissitudini avuti con l'abasciata italiana in perù
a me mi è capitato la stessa cosa a Santiago del Cile proprio 7 ore prima del volo di rientro :wow:
mi hanno rubato il borsello con dentro i documenti della moto, macchina fotografica e passaporto :gerg:
quando me ne sono accorto mi e preso il panico, però oramai la cosa era fatta e quindi bisognava escogitare la soluzione :onore:
per fortuna a Santiago c'è la nostra ambasciata che ho subito contattato via telefonica, gentilissimi mi dicono
di fare denucia ai carabineros e tornare da loro entro le 18 con un paio di foto,
così ho fatto e in una mezzora sono uscito con un documento che attestava le mie generalità :claps:
siamo arrivati in tempo all'aeroporto ma al check in la brutta soppresa "non si parte" perche
con lo scalo ad Atlanta il documento non è valido per le leggi ristrettive statunitense :facepalm:
per farla breve aiutato da una funzionaria della Delta airlines mi assicura che l'indomani alle 12e45
mi imbarcherà sul volo diretto per Madrid e da li alla Malpensa :ok:
un grazie immenso alla compagnia dove non mi hanno chiesto nessun supplemento :claps:
questo per dire che alle volte nella nostra sfortuna bisogna essere fortunati a trovare la gente
giusta :bye:

Le tue sono sagge considerazioni :cin: :cin: bisogna avere la fortuna, come abbiamo avuto noi con l'ambasciatore bulgaro ha trovare la persona giusta, pensa che ho ufficializzato i ringraziamenti all'ambasciatore la quale mi risponde che non ci sono ringraziamenti da fare.....ha agito nell'interesse di un suo concittadino...come dovrebbe essere
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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda doctorluca » 16/05/2012, 16:28

gran bella avventura...ma non avevo dubbi... :gerg: :gerg: :gerg: :gerg:
grande Ermanno.... :onore: :onore:
mi prenoto per la prossima gita.... :fififi: :fififi: :fififi:
ovviamente pressione gratis a tutti...!!!!! ;) ;) ;) ;)
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Prossima AVVENTURA di MOTOADVENTURE: PERU

Messaggioda Gemica » 16/05/2012, 16:47

Direi che se più di qualcuno è interessato ad organizzare un giro motoadventure peruviano iniziamo a capire giorni e tipo di viaggio almeno inizio a concretizzare delle ipotesi ;) ;) ;)
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