giorno 1
si parte alle 15.00
siamo io, Gemica e Bongo, 3 BMW GS cariche per fare il giro del mondo quando invece sulla carta erano si e no 800 km.
Da civita castellana inverosimilmente abbiamo impiegato 5 ore per percorrere 500 km e siamo arrivati a bari alle 20.00 ma considerando che abbiamo fatto 3 da 20 min circa abbiamo tenuto una media di viaggio molto ragguardevole.
A bari abbiamo fatto il buglietto per l'imbarco destinazione Dubrovnik contestualmente a 2 chiacchere con un altro verdone del quale io non ho la foto ma sicuramente verrà caricata nei giorni in avvenire da Gemica.
Caricato le moto, preso possesso della cuccetta e poi dopo un giretto sul ponte si va a dormire.
giorno 2
Ci troviamo a Dubrovnik, percorriamo la strada panoramica costiera, un vero spettacolo sia di panorami che di strada motociclisticamente parlando, asfalto con grip, curve e curvoni e poco traffico, e ci dirigiamo verso il confine con la Bosnia.
Al confine incontriamo una signora di un età indecifrata che ci dà una sorta di benedizione.
ancora poco ed arriviamo a Medugorje.
La stranezza del posto è sicuramente il fatto che di bosniaci e di croati nemmeno l'ombra, solo ed esclusivamente pullman e auto di visitatori italiani... ma guarda un pò...
Dopo aver trovato il sentiero famoso per la Madonna, lasciamo le moto e saliamo come stanno facendo tutti i pellegrini. Arriviamo su in cima ognuno ha fatto ciò che riteneva opportuno, e siamo riscesi.
Comperiamo 2 souvenir, la famosa campanella da collezione e riprendiamo i mezzi con destinazione Mostar.
Arriviamo a Mostar e troviamo un bel posto dove parcheggiare al sicuro le moto e dove poi pranzeremo.
Mostar, ragazzi, è uno spettacolo di cittadina ricostruita dopo i bombardamenti, pittoresca, ricca di bancarelle e tanti ma veramente tanti turisti. Facciamo 2 passi e subito ci rendiamo conto anche dell'influenza musulmana del paese con le moschee. Il ponte di Mostar è patrimonio unesco sicuramente da visitare, ma anche da vedere il documentario che riporta la sua passata distruzione.
Dopo un buon pranzetto a base di cevapici ci rimettiamo in moto con destinazione la capitale, Sarajevo.
A Mostar c'è tanta patata.
La strada è ottima ma un pò di sonnolenza a causa della digestione ci fà rallentare la corsa per alcune soste forzate.
Arriviamo a Sarajevo di notte saranno state le 18.00 ma comunque sempre notte era e ci mettiamo in circa di un albergo.
Ne troviamo uno a ridosso del centro città, il prezzo era 26€ a testa ma vista la posizione strategica non abbiamo esitato a prendere la stanza. Ci siamo docciati e siamo andati in centro.
Era anche un pò freddino, abbiamo fatto 2 passi, e poi ci siamo fermati un una sorta di fast food ma locale dove abbiamo mangiato. Non ricordo cosa avessero preso Gemica e Bong ma io Berek e sir (un c@zz0 di preparato col formaggio)
Dopo cena abbiamo fatto il giro dei locali, tra alcool, balkan music, locali tipici musulmani (a me sono piaciuti tanto). C'era anche un locale chiamato pussy galor, ma non ci siamo andati.
Ad un certo punto siamo andati a dormire, ma io avrei fatto tranquillamente mattina li al centro di Sarajevo.
A Sarajevo c'è tanta patata
giorno 3
Si riparte con destinazione confine bosniaco/croato per la città di Bihak.
3oo km in scioltezza, tra monti colline e pianure, un taglio netto trasversale alla Bosnia per ritrovarsi il giorno dopo vicino a Plitvice.
Arriviano la sera a Bihak, troviamo anche qui un buon albergo, ci riposiamo qualche minuto e poi scendiamo al centro del paese. facciamo una passeggiata e poi andiamo a cena.
Bongo ha ordinato una ventina di portate e le ha mangiate tutte, ma Gemica non è stato di meno. Dopo cena abbiamo fatto anche qui il solito club night tour apprezzando la musica locale di due bosniaci che facevano piano bar.
Bongo ale 23.00 è andato a dormire, io e Gemica no, ci siamo andati alle 1.30, ma questa è un'altra storia che potrebbe richiedere un'apertura di un topic a parte.
A Bihak c'è tanta patata.
Giorno 4
Partiamo con direzione Plitvice ed i suoi laghi.
Arrivati in loco, Gemica ha un disguido di comprensione con un addetto ai lavori... ci sarebbe da dargli 2 calci nei coglioni... solo perchè era croato.
Foto di rito e poi partiamo per visitare i laghi e le cascate, un posto bellissimo, ma sfortunatamente in inverno non rende giustizia. Abbiamo visitato, il parco, abbiamo fatto le dovute foto e poi ci siamo rimessi in viaggio.
e qui la svolta, traghetto o autostrada per il rientro???
3 motociclisti difficilmente scelgono la prima... per cui, al diavolo la prenotazione del traghetto, si decide di tornare via terra passando per la Slovenia.
Il brutto tempo non ci fa desistere, vento e acqua per 2 orette, ma poi tutto si sistema ma decidiamo ugualmente di fermarci la notte. Pernottiamo anche qui in albergo, questa volta in un lussuoso albergo con tanto di merletti e merlettini affreschi e sedie e poltrone in pelle. Cena e via di corsa a dormire per alzarsi presto la mattina per tornare a casa (il paese non ricordo bene ma dovrebbe essere Mira).
Giorno 5
autostrada, autostrada e autostrada per circa 500km.
Ad ora di pranzo siamo rientrati a casa ed ognuno di noi ha intrapreso le sue routine lavorative come ogni lunedi che si rispetti.
In questo viaggio ho imparato che:
motociclisticamente parlando Gemica è qualcuno (ma non avevo dubbi, provare con mani però è sempre meglio)
Bongo odia l'acqua
la GS ADV del 2006 è leggermente più lenta del modello 2008
la patata che sta ad est è meglio e superiore di quella nostrana, e non è un modo di dire.
un motoabbraccio
qualche foto