Da dove iniziare? Non sono capace a scrivere quindi inizio da dove mi pare...
Potrei partire da molto lontano, da quando comperai più di un anno fa il mio GPS, o da due anni fa quando presi finalmente la KTM 990R compagna di notti insonne davanti alle foto di Meoni, o da quando conobbi al Nonna raid i "busoni piemontesi" e tutti i connazionali, e in ogni caso non andrei mai fuori tema.
Va bene, parto solo da una quindicina di giorni fa, quando Reds decide di fare un giro aperto a chiunque (già cosa molto speciale), dove l'oggetto plasticoso GPS avrebbe dispensato quel minimo di elettronica necessaria a garantire il divertimento assoluto a qualche decina di motociclisti.
In un anno e passa dall'acquisto non ho fatto altro che usare il GPS per registrare i miei giri, ma sabato per la prima volta era lui che portava in giro me, ed è stato bellissimo.
La tensione accumulata nei giorni precedenti il giro è stata molta, e ovviamente a condire il tutto una bella Sesta malattia del piccolo Pietro (un anno e mezzo) che mi regala due notti di fila sveglio a badare al cucciolo con la febbre a 40, fortuna vuole che l'adrenalina mi sveglia in tempo sabato mattina.
La moto mi attende in garage già pronta, catena lavata, sgrassata e reingrassata , olio motore rabboccato , pezzi della moto di Reds nello zainetto , GPS fissato e funzionante con tracce ben caricate , vestizione a strati per ripararsi dal clima imprevedibile , benzina fatta a 15 Km da casa ieri .
Si gira la chiave e si parte.
Il viaggio di andata conta un'ottantina di KM che fatti in compagnia di due amici vola nella fredda nebbia ottombrina immersi negli 8 gradi di tepore.
All'arrivo ovviamente siamo i primi ma per pochissimo tempo, poi inizia il solito carosello di amici più e meno conosciuti e il livello di goliardia cresce subito, chi fa la pipì, chi fuma la sigaretta, chi spara cavolate, chi sfotte e chi si fa sfottere.... , ovunque regna armonia e le grasse risate echeggiano nel piazzale che nel frattempo si è riempito di moto, carrelli, furgoni, e mezze moto da rimontare.
Le squadre si preparano e a gruppetti di tre si svolge la partenza senza il cronometro, ma con lo scopo unico di navigare la traccia e divertirsi. Quindi qualcuno parte a fuoco impennando, altri no....
Essendo fra i primi (seconda squadra) con l'identificativo delle "TESTE VOIDE" certificati con tanto di logo adesivato appiccicato sulla moto, ci dirigiamo in quella che da subito ha mostrato essere una cosuccia complicata.
Tante sono le cose da capire e da sperimentare, e l'essere in tre dà subito i suoi frutti.
Il primo, sottolineo primo bivio, lisciato in pieno da tutti e tre.... ahahahahah! Uno va dritto, l'altro si ferma e torna in dietro, l'altro addirittura sostiene che la svolta a sinistra va fatta a destra..... da schiantare dal ridere..... hahahaha
Si trova la stradina in un noccioleto per un centinaio di metri, ma per me importanti per fare le cose bene.
La storia si ripete per altre dieci volte, ma pian piano si capisce che il GPS ha una tolleranza, che lo zoom della mappa va tarato a seconda della propria andatura (io tenevo il riferimento di 80mt) e che su tre persone ci sono tre modi di fare questo genere di cose.
I miei compagni TESTE VOIDE:
Mister il fuggiasco sempre a fuoco, e comprendo che a saperci andare ti diverti, ma il GPS per lui è troppo lento così liscia molti bivi.
Dume, il Doct Dume unico e irripetibile che insiste nell'usare una sorta di notebuk sumero 32 pollici appiccicato al manubbrio, ma con filosofia riesce a farlo funzionare.
Il sottoscritto che ad un'ora di strada, nel bel mezzo del bosco, non crede ai suoi occhi vedendo la spia della benzina entrare in riserva....
Ragazzi non immaginate quanto mi sono sentito Testa Vuota in quel momento, avete presente quando tutto fila liscio, trovi l'affiatamento, sincronizzi lla velocità di crociera, ti riscaldi e devi dire ai tuoi amici, ragazzi devo interrompere tutto per cercare un distributore? 'Na tragedia. Fortuna che Mister non era armato, e Dume cercava una tregua di 30 secondi per togliersi qualche strato dalla giacca.
Si procede fino all'asfalto e io mi sgancio dal gruppo per fare rifornimento. Chiedo espressamente io di lasciarmi solo anche se Dume non voleva, accetta con le mie insistenze. Vi confesso che la tensione e l'imbarazzo uniti alle notti insonne mi hanno prodotto un vero e proprio "svarione", con capogiri e perdita di equilibrio, si, non riuscivo manco a stare dritto sulla moto nell'asfalto, mi appoggio al muro della casa con la spalla, tiro il fiato per un paio di minuti e riparto. Sono solo ma quel tanto che ho visto di poter fare con il GPS mi conforta e chiedendo al primo abitante del borgo lumi sul distributore, procedo a cannone.
I sei KM più lunghi della giornata, faccio rifornimento, ne approfitto per buttare in pancia una pizzetta fredda piegata a portafoglio per non perder tempo, bottiglietta d'acqua nel marsupio e via andare.
Ero consapevole dell'esistenza di tratti molto impegnativi soprattutto con la mia bicilindrica, 200kg sono tanti e da solo nel bosco non è bello. Tuttavia speravo nel passaggio delle squadre successive per quel piccolo aiuto che fa la differenza, non essere solo.
In realtà ci prendo gusto e vivo l'avventura con lucidità surreale, sto navigando senza nessuno in un bosco che non conosco pieno di bivi e sentieri insidiosi, la concentrazione è massima e in una ventina di minuti mi ritrovo a raggiungere un gruppetto che per metà andava in una direzione e i restanti nell'altra..... ahahahah bellissimo!!!! Un paio di rampe ripidissime e scavatissime e troviamo due tronchi abbattuti in sequenza, impossibile passarci sotto, tanto meno sopra quindi si aggira saltando su una riva, qui l'essere in tanti rende l'imprevisto molto divertente, ci si aiuta spingendo, qualche foto, qualche video, e tanta soddisfazione nel proseguire.
Il mio vagabondare ormai libero mi predispone a non affigliarmi ad alcun gruppo, tanto Mister trainerà Dume a fuoco lungo tutto il percorso e non li prenderò mai più, me ne convinco e faccio tutto il giro un po con chi capita, un po in fuga da tutti. Mi sono ambientato e me la godo fino in fondo.
All'arrivo la soddisfazione è tantissima nel vedere che tutta la traccia del mio GPS è stata ripercorsa cambiando di colore. Sono strafelice.
Ovviamente accumulo una decina di minuti di ritardo sui miei amici Teste Voide, e appena mi tolgo il casco ne approfitto per scherzare facendomi prendere notevolmente in giro per tutte le restanti ore della giornata.
L'esperienza è stata positivissima e non è retorica fare i ringraziamenti alla persona che ha reso possibile tutto questo, Alberto "Reds", a te tutti i plausi per l'impegno, la passione e la felicità che trasudi anche solo dallo sguardo. Conoscerti e annoverarti fra i mie cari amici mi fa onore, davvero.
Foto non ne ho e le poche fatte sono replica delle molte che avete già dispensato quahttp://www.motoadv.org/forum/viewtopic.php?f=21&t=1727&start=340.
P.S. scherzavo quando vi additavo di avermi abbandonato, in realtà ricordo bene di aver insistito io per farvi proseguire, Dume e Mister siete dei cari amici....