TRANSALP 700
PREMESSA DOVEROSA: è la mia prima moto, quindi non ho termini di paragone adeguati per un confronto. Proverò comunque a buttare giù la mia esperienza con lei.
E' la mia prima moto, e quindi come tale, ci resterò sempre affezionato. Alla mia età di solito si punta alle supersportive, oppure alle naked, insomma a quei modelli da ginocchio in terra. A me non hanno mai attirato più di tanto. Ho maturato la decisione di acquistare una moto dopo un viaggio di dieci giorni passati tra Toscana, Emilia e Liguria a bordo di una Vespa Px125. Un mulo da soma. In due, con uno zaino da 70 litri caricato sul portabagagli posteriore e i sacchi a pelo su quello anteriore, è stata capace di arrampicarsi sui passi appenninici. Tornato da questo viaggio decisi che il modo migliore per continuare a sentire quelle emozioni, era comprare una moto. Con una moto infatti si riesce ad allargare lo spettro chilometrico di un viaggio con maggiore sicurezza (non tutti siamo Giorgio Bettinelli
). In sella ad una moto le emozioni che provavo sulla Vespa sono amplificate, tanto da farmi sembrare la stessa Vespa una “moto in embrione”. Ad ogni modo, decisi di fare il grande salto, e di comprare la moto. La scelta cadde su un modello che, per quello che lessi in rete e per i consigli ascoltati, risultò essere la “Vespa” delle motociclette. Un mezzo facile da approcciare, onesto, l'ideale per chi come me non aveva nessuna esperienza motoristica. La scelta dell'ultimo modello (il 700) è stata determinata dall'aver trovato un'offerta migliore su quella che è poi diventata la mia moto. I km percorsi in sella hanno confermato le aspettative.
ON ROAD
680 cm cubici di cilindrata, 60 cavalli dichiarati, motore bicilindrico a V. Non una bestia di potenza, ma la prima volta che ho tirato un'accelerata mi è comunque rimasto in mano il manubrio. Su strada si lascia guidare con facilità, il suo campo di battaglia preferito sono le strade statali con andatura tra i 90 e i 110 all'ora. Il motore resta intorno ai 3000-4000 giri e permette consumi che raggiungono i 20km con un litro. In autostrada si sente la mancanza di una protezione adeguata dall'aria, oltre che la mancanza della sesta marcia. Viaggiando tra i 130 e i 160 il motore arriva sui 7mila giri e i consumi si alzano notevolmente. Le vibrazioni invece restano contenute e non danno nessun fastidio. Nel misto è abbastanza agile nella piega, non c'è bisogno di guidarla di forza, piuttosto di condurla. Tutto, chiaramente, a patto di non voler vincere una cronometro. In città rimane agile, e anche alle più basse velocità si riesce a sgusciare via in ogni situazione. Apprezzo il tiro del motore ai bassi regimi, che ti trascina nel vero senso della parola.
IN VIAGGIO
L'abitabilità in due è ottima, nessun fenomeno di scivolamento in avanti del passeggero. Capacità di carico notevole, come tutte le maxi enduro. Affidabilità nipponica, che le permette di mantenersi in salute anche senza una manutenzione da manuale. A me è capitato di fare alcune migliaia di chilometri senza ingrassare la catena (!) e nonostante tutto si mantiene ancora in ottima forma. L'ho guidata in due con valigie, tenda e borsone legato al portapacchi, e devo dire che non sono state intaccate le buone qualità della guida su strada: la moto resta agile e abbastanza veloce nei cambi di direzione, lo sterzo morbido, solo la frenata ne risente in parte, rimanendo comunque sufficiente. Forse su questo punto sarebbero preferibili due dischi di maggior dimensione all'anteriore, per rendere più incisiva una frenata “sportiva”.
OFF ROAD
Premesso che mi ci sto approcciando solo ora, ho riscontrato alcune difficoltà “strutturali”. Il catalizzatore rischia di picchiare in presenza di dislivelli nemmeno troppo marcati, il manubrio è troppo basso (servirebbero dei riser) e mi costringe a guidare curvo. Le pedane hanno la gomma non asportabile, particolare che diventa fastidioso (oltre che pericoloso) in presenza di fango o comunque di terreno bagnato. A questo va aggiunto che il serbatoio ingombrante non mi permette di “stringerlo” tra le gambe quando guido in piedi. Questi mi sembrano i difetti maggiori, che limitano l'uso in off della TA alle strade sterrate e bianche. Tutto il resto meglio lasciarlo perdere.
DIFFERENZE CON LE PRECEDENTI
Fondamentalmente il 700 rispetto al 600 e al 650 perde un po' di attitudine fuoristradistica a favore dell'uso su strada. Telaio più grosso, cerchio da 19 all'anteriore, peso maggiore. Ho avuto modo di guidare un 650 e ho notato la differenza sulle alte velocità: il 700 è più stabile. Da questo modello inoltre il Transalp adotta l'iniezione elettronica.
CONCLUSIONI
Per concludere, come detto in precedenza si tratta di una moto onesta. Si capisce subito cosa ci puoi fare e cosa no, ma su quelle cose che ti permette di fare garantisce affidabilità e sicurezza. Non è la moto totale, nel senso che appena ci si impratichisce un attimo e ci si “specializza”, tutti i piccoli difetti si fanno sentire come limiti, e si sente la necessità di qualcosa di più tecnico. Resta un ottimo mezzo per farsi svezzare.
Non ho parlato di sospensioni perchè non sono in grado di darne un giudizio obiettivo. Non ho metri di paragone, essendo stata ad ora la mia unica moto. Non ho le competenze né le conoscenze per valutarle correttamente. Preferisco quindi glissare piuttosto che dire cose banali.