Pagina 1 di 2

Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 02/09/2016, 14:22
da cristiano
1 giugno 2016
E' un anno un po' strano: sapevo che la fine del 2015 mi avrebbe portato degli impegni che non mi avrebbero permesso di viaggiare come avevo fatto negli anni precedenti, ma nella mia testa la primavera del 2016 avrebbe dovuto essere entusiasmante. Almeno un paio di settimane via tra aprile e giugno, un motoraduno all'estero, la programmazione di qualcosa di speciale per l'estate.
Nulla.
Nulla di tutto questo.
Anche il ponte che inizia domani non è andato in porto: ci sarebbe stato il raduno Dominator, o magari un salto all'Elba o in montagna, o passare a trovare Dani a Firenze o incastrare un po' le varie cose.
Nulla, le previsioni del tempo dicono di no e io non sono tanto dell'umore.
Sono settimane che sto cercando di trovare l'occasione giusta per acquistare una moto con cui visitare una seconda volta la Mongolia e poi il Bajkal, ma nulla. L'unica offerta che ho è quella di un'Africa Twin a 2500 dollari, che non so in che condizioni sarebbe il giorno in cui arriverei a Ulaanbaatar, e che comunque sarebbe registrata in Inghilterra, con quindi la necessità di strani magheggi per entrarne in possesso legalmente. Alternative nulle, e il tempo sta passando e fra poco diventa tardi per qualsiasi cosa.
Sabrina è a cena dai suoi, come spesso accade il mercoledì sera, apro gtalk e scrivo a Sambor, il mio amico polacco che non sento da un po':
"Chris, quando mandi il prossimo camion a Bishkek? hai spazio per la mia moto?"
"10 luglio, per la tua moto c'è sempre spazio"
qualche birra, un po' di skyscanner per capire i prezzi dei voli, qualche ora passata su google maps, e riapro gtalk:
"Chris, se mollo la moto a Tbilisi, hai poi un camion che me la riporta a casa?"
"si, ho un trasporto dalla Georgia all'Europa a settembre, per la tua moto c'è sempre spazio"
torna Sabrina, le racconto il mio piano: "perché non ci hai pensato prima?"
Dormiamoci sopra e vediamo, forse ho trovato la quadra.

2 giugno 2016
Mando una mail alle persone con cui ho incrociato le ruote negli ultimi anni, illustrando il programma e proponendo a chi volesse di unirsi.

4 giugno 2016
suona il telefono, è Roberto, con cui siamo andati in Sri Lanka ad aprile dello scorso anno: "oh zio Sid, ho avuto le ferie, vengo con voi!"

Il viaggio ha inizio.

Scrivo queste righe la sera del 5 giugno, dopo 4 giorni pensati all'organizzazione di un viaggio che settimana scorsa neanche era immaginabile, e dopo molti "aggiungi al carrello" su ebay per comprare le parti che mi servono per rimettere per bene in pista la mia Dominator.
Se qualcuno mai le leggerà, vorrà dire che le avrò pubblicate da qualche parte al mio rientro, e che il viaggio alla fine è andato veramente in porto.

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 02/09/2016, 14:51
da cristiano
26/7/2016

Ricevo una foto da Bishkek da Sambor, che fortunatamente, contestualmente, mi dice "tranquillo, è già giù, manchi solo tu".

Immagine

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 02/09/2016, 15:27
da slash73
Bravo Cristiano,un paio di birre è ti risollevano sempre il morale :mrgreen: :mrgreen: :cin:

:claps: :claps:

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 02/09/2016, 16:01
da cristiano
7/8/2016

Iniziare un viaggio a Bishkek è ormai diventata quasi una regola per me, e per non tradire le buone abitudini andiamo nel mio negozietto preferito a comprare qualcosa per colazione
(la signora, memore delle numerose Baltika 7 che le ho comprato gli anni passati, mi riconosce e guarda incuriosita)

Immagine

Ma il tempo passa e è già ora di andare da Deniar a ritirare le moto e prepararci per la partenza

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Dopo un primo tratto di noia e pure un po' di pioggia, entriamo nella valle di Susamyr e ci godiamo lo spettacolo del Kyrgyzstan, che tanto amiamo, e visto che è domenica, abbiamo pure la fortuna di assistere a una partita di buzkashi, il gioco nazionale in cui due squadre di cavalieri si affrontano nella conquista di una carcassa di pecora dalla testa mozzata, che guardiamo in compagnia di qualche local che ha già alzato un po' il gomito

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Raggiungiamo il villaggio di Susamyr, dove troviamo posto in una guesthouse e ci godiamo questa serata kyrghisa, che già rimpiangiamo perché sappiamo che sarà l'unica, ma per quest'anno i programmi sono altri...

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 02/09/2016, 17:09
da Frikke
È sempre molto interessante leggere dei tuoi viaggi :ok:

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 02/09/2016, 18:51
da cristiano
8/8/2016

Salutiamo i bambini della nostra guesthouse e ci incamminiamo verso il Kazakhstan.
Sulla strada, tra yurte cavalli e montagne, non perdiamo occasione di familiarizzare coi Kirghisi.
Roberto si mangia più volte le mani per essersi dimenticato a casa il baston selfie, mentre io benedico la sua sbadataggine, e forse si mangia pure le mani per il fatto di dover lasciare così presto questo paese che gli sta già facendo un'ottima impressione: ci torniamo Robi, non temere!

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Arriva il momento del pranzo e da queste parti ha praticamente sempre lo stesso significato: shashlik.
Il ristorantino in cui ci fermiamo ne prepara di ottimo, ancora non sappiamo che ce lo ricorderemo per tre settimane come il migliore del viaggio.

Immagine

Immagine

La Kirov Dam è famosa per l'immagine scolpita nella pietra...

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Entriamo in Kazakhstan e attraversiamo Taraz. Sabrina è dal 2010, quando ci passammo di ritorno da Samarcanda, che non perde occasione per dire che si tratta di una città orrenda e non ci si vuole assolutamente fermare.
Mentre percorriamo la via principale mi dice: "ma noi in questa zona non ci siamo mica venuti, non è brutta come la ricordavo", e proprio mentre dice "non ci siamo venuti" le indico sulla destra l'albergo in cui dormimmo 6 anni fa.
Decidiamo comunque di proseguire e raggiungere Shymkent, dove arriviamo col sole ormai calato.
La sera i vicini di tavolo ci invitano per bere qualche shot di vodka russa (ci tengono a dire che è russa, evidentemente per dire che è buona) e dopo vari brindisi all'amicizia tra il popolo italiano e quello kazako, le cose vanno a finire nel più prevedibile dei modi...

Immagine

MessaggioInviato: 02/09/2016, 19:10
da fil52
Grandissimo..sei veramente coinvolgente nei tuoi racconti..bravo

www.fil52motoviaggi.altervista.org

MessaggioInviato: 03/09/2016, 0:09
da fAb!0
Avanti cristiano!

Inviato dal mio RIDGE 4G utilizzando Tapatalk

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 03/09/2016, 18:24
da Seven
Che spettacolo :onore:

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 03/09/2016, 20:41
da waveman
Grandii
:onore: :onore: :onore: :onore:

MessaggioInviato: 03/09/2016, 22:51
da Ross
Bella cosa. Bravo !!

Inviato dal mio G7-L01 utilizzando Tapatalk

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 04/09/2016, 12:41
da DakFabri
Che spettacolo complimenti Cristiano :onore:

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 04/09/2016, 13:43
da cristiano
Siete sempre tutti troppo buoni!

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 04/09/2016, 13:43
da cristiano
9/8/2016

Visti gli acquisti, non sono sicuro che la passeggiata al bazar di Shymkent sia stata una buona idea...

Immagine

Immagine

Immagine

Sulla strada per Turkistan, poco da dire, se non i soliti cuoriosi cammelli, e il fatto che Sabrina e Roberto iniziano la loro personale gara all'acquisto di bibite assurde, comprandosi un litrozzo buono di bevanda simil redbull con vago sapore di chewing gum anni 80...

Immagine

Immagine

Immagine

Arrivati in città, prendiamo una camera in un albergo adiacente la discoteca del paese: vedremo che ci offrirà questa sera...
Il ragazzino dell'albergo è un po' strano: parla un inglese incomprensibile, ma lo parla con una convinzione tale che pensi di essere tu quello che non ce la fa.
Alla quinta volta che mi guarda con lo sguardo convinto e mi spiattella addosso parole che non capisco e sembrano la supercazzola, rinuncio alla comprensione e inizio a rispondere sempre si...
Il meglio però lo regala quando, entrato in camera per dirci l'ennesima cosa che non capiamo nel suo convintissimo inglese che inglese non è, vede che Sabrina sta aiutando Roberto a togliersi una piccola spina che gli si è infilata in un dito: come un fulmine, il ragazzo esce dalla camera e ritorna un minuto dopo con un ago che sarebbe più adatto a fare da bastone da shashlik che da ago, scansa Sabrina con decisione e lo conficca nella mano del povero Roberto che lo osserva incredulo. Io rientro dal balcone, dove mi satavo fumando una sigaretta e bevendo una freschissima birra prelevata dal frigobar, osservo il ragazzino con l'arma conficcata nelle carni di Roberto, mi ascolto una nuova supercazzola dell'infervorato, e decido che è ora di iniziare la visita della città...

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Per sera troviamo la "via dello shashlik", leggermente defilata rispetto la via principale e decidiamo di cenare qui, prima di andare a vedere che succede nella discoteca del nostro albergo

Immagine

Immagine

Immagine

La vita nel locale funziona così: per 10 minuti c'è silenzio e la gente beve e chiacchiera ai pacchianissimi tavolini circondati da lucine multicolore che solo un pacchianissimo locale kazako può regalare, poi mettono la musica (altissima) e per un quarto d'ora le bellezze locali si riversano in massa in pista e si scatenano nel ballo.
Alla quarta volta che vediamo la scena ripetersi, notiamo che qualcosa di diverso sta succedendo in pista: quella che avevamo considerato la più abile e bella ballerina viene spinta con forza da un'altra e cade di schiena nella fontana
"che è si menano?"
eh si, si menano: l'aggredita si rialza tutta bagnata, prende per i capelli l'avversaria e con buona tecnica ma scarsi risultati cerca di rifilarle una decina di ginocchiate in faccia.
Ci vuole l'intervento di una decina di persone per calmare la furia delle due, noi ci guardiamo increduli mentre i nostri vicini di tavolo se la ridono alla grande, ma la musica non torna più e viene ora di andare a dormire...

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 05/09/2016, 11:30
da cristiano
10/8/2016

Una cinquantina di km a nord di Turkistan, dalla strada principale, si notano le mura dell'antica città di Sauran, che vale senza dubbio una breve deviazione.
Il sito è aperto e abbandonato a se stesso, i visitatori principali sono mandrie di cavalli

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Chilometri e chilometri di steppa e di nulla, di cavalli e cammelli, di sabbia e di caldo, attraversiamo Qyzylorda che bella non è, e tiriamo dritto fino a Baikonur.
In mezzo al nulla dell'immenso Kazakhstan, Baikonur è una località che tutti prima o poi abbiamo sentito nominare, magari dimenticandocelo subito dopo.
E' infatti la sede dell'enorme cosmodromo costruito ai tempi dell'Unione Sovietica: è da qui che partirono lo Sputnik, il primo satellite, la cagnetta Laika, Jurij Gagarin, il primo uomo nello spazio, e più di recente, pure Astrosamantha.
Dopo la chiusura del programma statunitense Space Shuttle è rimasto quindi l'unico luogo al mondo da cui partono ancora esseri umani per lo spazio.
Dopo la caduta dell'Unione Sovietica, la Russia ha preso in affitto dal Kazakhstan tutta l'area del cosmodromo e la città a fianco, che ora sono formalmente territorio russo e accessibili e visitabili solo con appositi e costosissimi visti e permessi.
A noi non resta che osservare da una parte le antenne da lontano e dall'altra i check point di accesso alla città, attorno alla quale si aggirano i soliti cammelli

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Dormiamo in un albergo per camionisti sulla strada, con la locandiera in modalità google translate.
Ora, io capisco che il mio russo è basic basic, ma con quattro gesti in genere me la son cavata in tutto il mondo. No, con lei no, lei deve a tutti i costi attaccarsi al traduttore automatico del telefonino e questo fa si che ogni fottuta comunicazione richieda estenuanti minuti in cui lei digita e alla fine ti mostra sul display qualche sconclusionata frase in inglese. E dire che tu volevi solo pagare l'ennesima birra che avevi prelevato dal frigo...

Immagine

Immagine

MessaggioInviato: 05/09/2016, 13:09
da fAb!0
Mi lasci sempre senza parole!

Inviato dal mio RIDGE 4G utilizzando Tapatalk

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 05/09/2016, 13:43
da umbePD
Spettacolare!!!!!!!!! :onore: :onore: :onore:
... mi prenderò una serata per leggere tutto con attenzione...

Certo che la vista di 2 Dominator in quelle lande sconfinate fa veramente un grande effetto!!!! :cin: :cin: :cin: :cin:


Bravo! :ok:

ciao,
Umberto

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 05/09/2016, 15:52
da slash73
Ma alla fine la spina l'aveva tolta o avete optato per l'amputazione della mano di Roberto?!?!Il match chi l'ha vinto....la bella o la bestia??? :boh: :fififi:

:lol: :lol:

Spettacolo!!! :claps: :claps: :claps:

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 06/09/2016, 10:21
da cristiano
11/8/16

Il mattino ha l'oro in bocca!
Mah, forse per i cammelli che iniziano la loro passeggiata quotidiana, di sicuro non per i miei compagni di viaggio che ci hanno messo 40 minuti a farsi fare 3 caffè e hanno delle facce che sembra che li abbiano bastonati tutta notte (e quello che ha dormito per terra sono io, mica loro)

Immagine

Immagine

Quattro chiacchiere con 2 motociclisti russi e proseguiamo nel deserto fino ad Aralsk

Immagine

Immagine

Aral era un porto, un porto sul lago omonimo, tanto grande che in molti lo chiamavano mare, poi i Sovietici decisero di prelevare l'acqua dei suoi due immissari per irrigare i campi di cotone, e in pochi anni il lago si prosciugò quasi completamente.
Aral ha un porto, ma non ha un lago.

Immagine

Immagine

Immagine

Fino a pochi anni fa la strada che passava di qui, la M32, era in condizioni pietose e la città sembrava destinata ad una inesorabile fine, poi la strada è stata ricostruita ed è tornata ad essere la principale arteria nord sud del paese, e nel frattempo il governo kazako ha portato avanti una serie di investimenti per salvare la piccola parte di lago rimasta, apparentemente con successo.
I pesci sono stati reintrodotti e pare che nei prossimi anni, con la costruzione di una nuova diga, l'acqua tornerà a lambire il porto di Aral.

Evitiamo l'Hotel Aral, famoso per essere stato per anni l'unico in città e definito da chiunque un luogo infame, e prendiamo una camera al più recente Hotel Altair, vicino alla stazione.
E' il primo pomeriggio quando finalmente diamo un senso ai tasselli che abbiamo montato sulle nostre moto e ci dirigiamo verso Zhalanash per visitare il cimitero delle barche, rimaste nella sabbia quando il lago si ritirò.

Immagine

Immagine

Immagine

Roberto esce dalla strada e si butta nella steppa: sono giorni che dice che i bagni-buco non gli piacciono e che "a me piace farla all'aria aperta".
Lo lasciamo in pace e proseguiamo, quindi arriva il momento della pausa sigaretta.
Una, due, tre sigarette e Roberto non arriva: "deve essere successo qualcosa", sentenzia Sabrina.
Torniamo indietro e a un certo punto vedo la moto di Roberto sulla strada, lui nel campo accanto. In un primo momento penso che l'attacco di sciolta deve essere molto forte se lo costringe a fermarsi ogni pochi metri, ma quando mi avvicino mi rendo conto della gomma a terra...

Immagine

Immagine

Immagine

Siccome noi siamo furbi, per viaggiare leggeri abbiamo scaricato tutti i bagagli in città, e insieme ai bagagli attrezzi, pompa e camere d'aria.
Qualche km prima abbiamo visto un mini villaggio di 3 case e andiamo a cercare aiuto, lasciando Roberto a familiarizzare con la fauna locale.

Immagine

Il cammelliere inizia dicendoci di no, poi forse c'è il suo amico che ha la macchina, poi la moglie del suo amico non vuole che il marito prenda la macchina..."sarà una questione di soldi", penso io, vediamo quanto ci chiede.
5000 tenge, 13 euro, è la richiesta, avanzata quasi con vergogna, perché probabilmente spropositata, per portare la moto fino alla città.
L'avrei accettata anche se fosse stata 4 volte tanto, quindi manco mi metto a trattare..

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Re: Dall'Asia Centrale al Caucaso 2016

MessaggioInviato: 06/09/2016, 11:05
da CapitanBarbera
Ottimo..... bellissimo racconto come tutti i precedenti, profonda invidia avventuriera..... :wow: :wow: :claps: :claps: :claps: :claps: