Primo soccorso: colpo di calore

Ricordiamoci sempre che l’uomo è un essere omeotermico, cioè a temperatura costante e la sua temperatura corporea normale ha una costante intorno ai 36,7°C. Pur variando nel corso della giornata l’attività praticata e le condizioni ambientali, la temperatura corporea viene mantenuta costante dall’equilibrio tra produzione di calore (dipendente dai processi metabolici, dall’alimentazione e dall’attività muscolare) e dispersione di calore (attraverso sudorazione, conduzione, respirazione…).

L’IPERTERMIA viene definita come un aumento della temperatura centrale dell’organismo al di sopra dei 41°C. Può essere causata da: bruschi impatti con climi caldi in zone equatoriali o desertiche, improvvisi cambiamenti climatici, alterazioni di microclimi in ambienti chiusi (abitacolo dell’automobile, bagni turchi o saune), attività fisica svolta in ambienti particolari (fonderie, miniere, cantieri) o attività sportiva agonistica o meno svolta in ambienti particolarmente caldi o umidi.

 

Colpo di calore

Il colpo di calore è il severo disturbo causato da una temperatura troppo alta, associata ad un elevato tasso di umidità e alla mancanza di ventilazione, a cui l’organismo non riesce ad adattarsi.
Può manifestarsi anche in un ambiente chiuso oppure in un luogo dove non batte direttamente il sole.
Inizia con un senso di irrequietezza, mal di testa, ronzii agli orecchi. In un breve tempo la temperatura del corpo raggiunge e supera i 38,5 gradi. La pelle è calda al tatto e appare congestionata. Il viso diventa bluastro, il respiro è accelerato, il cuore batte disordinatamente e la pupilla appare dilatata. Non c’è sudorazione e la pressione si abbassa a tal punto da portare allo svenimento.

É necessario trasportare subito la persona in un luogo fresco, ombroso e possibilmente ventilato. Va quindi sdraiata sulla schiena con le gambe sollevate e svestita completamente.
Con un asciugamano o un panno imbevuti di acqua fredda è necessario tamponare più volte il corpo dell’ammalato allo scopo di far scendere la temperatura. Ogni volta che l’asciugamano diventa tiepido va nuovamente immerso in acqua fredda. Se possibile, è bene anche porre una borsa di ghiaccio sulla testa della persona.

La temperatura corporea va tenuta costantemente sotto controllo: se scende al di sotto dei 38 gradi è bene sospendere gli impacchi e asciugare la persona. Se la temperatura risale invece è necessario riprendere l’operazione di raffreddamento.
Al più presto possibile si deve chiamare un’ambulanza: il trasporto in ospedale e il ricovero sono indispensabili.

Si manifesta prevalentemente in soggetti giovani che praticano attività fisica in ambienti eccessivamente caldo umidi oppure in soggetti anziani in cui i meccanismi di termoregolazione sono alterati.
In queste condizioni il sudore non può evaporare e quindi non si può realizzare quel meccanismo di dispersione del calore con conseguente diminuzione della temperatura corporea

SEGNI E SINTOMI

Malessere generale, sete, rossore al viso (per vasodilatazione), nausea, vomito, vertigini fino alla confusione mentale, stupore, delirio ed infine coma.

– COSA FARE

  • Portare il soggetto in ambiente fresco e ventilato
  • spogliarlo dei vestiti
  • eseguire spugnature di acqua fresca e borse di giaccio sul capo

– COSA NON FARE

  • Non far bere acqua gelata
  • evitare di far scendere troppo bruscamente la temperarura corporea

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